FORO TRANSITORIO
Grazie ad alcune iscrizioni, su una delle cosiddette tavolette di Murecine, ritrovate nell’ottocento nella campagna pompeiana, si ebbero le informazioni necessarie per individuare l’area del foro dell’antica Pozzuoli di età augustea. La detta tavoletta cerata indicava il foro con tutti gli edifici che lo delimitavano e sicuramente arricchito da numerose statue in marmo, come documentato dal ritrovamento di numerosi basamenti.
Esso era ubicato su una grande terrazza panoramica di fronte la rupe del Rione Terra ed era servito da due assi viari ortogonali che lo collegavano all’acropoli e alla periferia, di cui rimangono tracce in Villa Renda e lungo Via Rosini. Nell’area forense sono stati individuati anche una serie di botteghe e resti di un ninfeo in opera laterizia prospiciente una piazza pavimentata con basoli, perimetrata da un portico con colonne e pavimento in marmo ed altri reperti ancora. Il foro fu abbandonato dopo il IV° secolo d.C. e col tempo si persero le tracce a causa delle successive stratificazioni.
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